il corso del giovedì

piccolo promemoria delle parole chiave che durante il corso vengono sperimetate dal corpo

Il nostro corpo si tiene in equilibrio e solleva pesi malgrado la sua morfologia verticale e complessa: siamo in equilibrio su due palline da ping pong.

Guardiamo un’immagine del nostro scheletro, le palline da ping pong sono le teste dei femori, sopra e sotto il legno vivo, ma passivo di tante ossa in equilibrio precario e improbabile.
Come facciamo a danzare sulla  punta di un piede solo?

Ci mettiamo un anno per imparare a camminare, perche dobbiamo apprendere una coordinazione motoria complessa in risposta a stimoli esterni che dobbiamo codificare e interpretare.

Gli schemi motori fondamentali ci permettono di camminare, afferrare. Questi schemi rimangono indelebili nei nostri circuiti cerebrali, ma vengono modulati, adattati alla nostra vita soggettiva.

Se sono una sportiva o se studio molto a tavolino, se sono timida o estroversa, il mio corpo adatta la postura alle circostanze.

Vivendo rispondiamo a milioni di stimoli, creiamo abitudini.

I ragazzi che stanno asfaltando le loro connessioni neuronali (fino a circa 23 anni il cervello sta ancora maturando, la corteccia prefrontale è l’ultima a mielinizzare) hanno ancora la plasticità, possono ancora modellare i loro schemi.

Noi, non più giovani, dovremmo lavorare diverse ore al giorno per anni per cambiare gli schemi dei movimenti posturali nel nostro cervello.

Una fatica immane e sprecata:
ma dalla nostra abbiamo la startegia che supplisce la fatica.

Così come evitiamo le complicanze della pressione alta con una pillolina tutti i giorni, così come suppliamo al nostro limite di memoria con i libri, le agende, le schede di memoria e le banche dati, possiamo anche aggiungere brevi e costanti routine giornaliere volontarie che suppliscono alla modulazione degli schemi motori per via biologica.

Motivazione?

Porre le basi per vivere i prossimi 20-30 anni senza problemi, o minimizzando i problemi che possono insorgere con l’età.

Non posso rimandare a domani, perchè domani è già tardi, ‘domani’ ce lo diciamo troppe volte.

parola chiave: MOTIVAZIONE

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MANIFESTO (un po’ lungo)

Chi ha il coraggio di mettersi in discussione?
Chi ha il coraggio di ascoltare, andare un centimetro più in là?
Non ho tempo, non ora, lo farò, lo giuro
so già tutto, non mi interessa, mi basta il mio

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Comincio oggi a scrivere della mia esperienza, delle mie piccole e grandi scoperte, delle mie riflessioni.
Delle mie domande e dei miei dubbi.

Non credo nelle certezze assolute, mi spaventano.
Non esistono nella fisica.
Perchè mai nella biologia o nella medicina???
Infatti la medicina un tempo si definiva “arte”.

Sono un essere umano ancor prima di un medico. E come tale sono meravigliosamente complesso, integrazione di mille variabili, di mille aspetti unici.
Ogni giorno scopro nuovi aspetti da considerare, nuove riflessioni, mediche ed umane.

Provo a condividere, sperando di non essere tediosa.