ORIENTE E OCCIDENTE

…Intorno alla metà del 1600, giunsero dall’Oriente in Europa le prime osservazioni di medici occidentali sull’agopuntura. Già in quei primi resoconti era evidente l’ammirazione per le grandi possibilità dell’agopuntura, soprattutto nella cura del dolore, ma le conoscenze relative alla medicina cinese in Occidente rimasero per lungo tempo frammentarie e confuse. La cultura europea si trovava allora nel pieno di quella profonda trasformazione che segnò il passaggio dal Medioevo alla scienza moderna. Il grande filosofo tedesco G. W. Leibniz nella sua raccolta “Novissima Sinica” pubblicata nel 1697, fu tra i primi ad esprimere apprezzamento per la cultura e la civiltà cinese con queste parole:

“Siccome la Cina è un grande Impero che non cede affatto in estensione all’Europa colta e la sopravanza per numero di abitanti e in urbanità; e siccome c’è in Cina una morale esteriore per certi versi ammirabile, congiunta a una dottrina filosofica, o meglio a una teologia naturale, venerabile per la sua antichità, stabilita e autorizzata da tremila anni o quasi, molto tempo prima della filosofia dei greci, la quale è pure la prima di cui il resto della Terra abbia opere, eccettuati sempre i nostri sacri libri, sarebbe una grande imprudenza e presunzione per noi altri, nuovi venuti dopo di loro e appena usciti dalla barbarie, voler condannare una dottrina così antica, solo perché non sembra accordarsi subito con le nostre ordinarie nozioni scolastiche” .

da: http://www.aclica.com/cn/NewPowersarticle/61/732.Html

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Mi scuso con la mia scarna e approssimata
sintesi della storia della medicina cinese.

Innanzitutto l’agopuntura è solo una componente di questa medicina,
che comprende anche la fitoterapia come parte importantissima, il massaggio medico, la ginnastica.
La medicina cinese ha origini millenarie, il primo testo scritto, ancora oggi attualissimo, si fa risalire intorno al 400 a.C.

Nel corso dei secoli si è prodotto un sistema medico raffinatissimo, che a mio avviso sotto alcuni aspetti ha anticipato scoperte che la scienza occidentale ha considerato solo negli ultimi decenni (ad es. il controllo renale della produzione del “sangue: eritropoietina, e delle ossa: attivazione della vitamina D…).
L’Accademia Imperiale già intorno al 1100 a.C. era fulcro importante di attività di insegnamento e ricerca e comprendeva diverse specialità mediche . (…Tan Yun Xian, un medico donna  ha raggiunto gli onori dell’epoca , dando contributi allo sviluppo della ginecologia e della dermatologia).
La fitoterapia comprende un’analisi accurata di moltissime specie botaniche e di moltissime sostanze reperibili in natura. Un’opera monumentale.

Una cospicua tradizione scritta si affianca alla base orale dell’insegnamento tradizionale, con cui varie scuole mediche sottolineano caratteristiche diverse di un unico tronco comune.

Tradizione orale … così come in Italia le varie Università avevano e hanno Scuole facenti capo a illustri luminari che oltre al loro sapere tramandano la loro esperienza (“è stato allievo di….”, non “ha studiato i suoi testi” !)

Dopo l’avvento della Rivoluzione Culturale Maoista vi è stata un operazione di omologazione e standardizzazinone di queste scuole, che da un lato ha permesso di usare ed esportare in occidente questa medicina in maniera più semplice, dall’altro l’ha privata di parte importante delle radici su cui si basa.
Attualmente si parla di Medicina Tradizionale Cinese per il modello standardizzato e di Medicina Classica Cinese per quel sapere che si rifà alla tradizione originaria tramandata oralmente anche come scuola di esperienza.

Io ho avuto il piacere di studiare la Medicina Tradizioale Cinese presso la scuola bolognese e di conoscere la Medicina Classica prima attraverso Dante De Berardinis e poi con i testi e i seminari di Jeffrey Yuen, prete taoista discendente da una tradizione orale di 88 generazioni.

…e una cosa importante mi preme sottolineare: l’entusiasmo e la passione costanti e immutate negli anni che ho trovato in tutti i miei insegnanti e i miei compagni di apprendimento, passione per la ricerca e la comprensione, senza preconcetti o assunti fideistici, ma invece nell’apertura al toccare, provare personalmente ogni percorso diagnostico e terapeutico, studiando, ricercando e verificando sul campo.
Di questa passione sono stata contagiata, di questo rinnovato stimolo che muove chi studia per essere medico e che si si smorza nella routine di una medicina che sempre più si asservisce, suo malgrado, al rendimento in senso “aziendale-produttivo-numerico”, che vorrebbe annullare medico e paziente come soggetti.

 

La medicina cinese comprende, come la medicina occidentale tradizionale, tante specializzazioni.

Le tecniche di questa medicina millenaria comprendono anche:
massaggi e manovre assimilabili all’osteopatia,
l’azione sui microsistemi, cioè l’analisi e il trattamento di parti specifiche del corpo come le orecchie, gli occhi (iridologia), il polso,…
precorrendo di secoli quelle branche della semeiotica che nella nostra frenesia occidentale sono rimaste come nicchia alternativa che ha ancora una specificità nell’ascolto la dove il medico di base, oberato da mille burocrazie e numeri, deve demandare a indagini strumentali che non sempre danno risposte esaudienti.

Quello che voglio dire è che, se pur diversamente, in occidente e in oriente si sono evolute nei secoli due modi di fare medicina che si basavano sull’osservazione e sull’ascolto da cui si partiva per fare una diagnosi e impostare una terapia compatibile con l’evoluzione scientifica di quel momento storico.

Ma lo spirito, l’etica, la deontologia, il fine dell’arte medica ad oriente come in occidente sono identiche.
I mezzi sono in qualche modo secondari, sono il meglio di cui possiamo disporre in un determinato contesto storico e ambientale

HUANG DI……

Nel nostro mondo moderno i medici di base e molti specialisti non hanno scelta nel mettere in secondo piano visite più raffinate, anche perchè spesso un indagine strumentale può dire molto di più e con una certezza molto maggiore, inquadrando nei particolari quello che succede nel corpo.
C’è però una percentuale di persone che si rivolge a specialisti di medicine complementari o alternative per un diverso modo di essere ascoltati e considerati per quello che sono, come persone, nell’insieme del loro equilibrio.

La tradizione cinese, esattamente come la nostra cara vecchia semeiotica, valuta integrandoli, tutti i segnali che manda il corpo in ogni sua parte, dall’aspetto, al colore, all’odore, al tatto, alla palpazione. Osserva proporzioni, simmetrie, postura, occhi, lingua, pelle, annessi cutanei, indaga sulla circolazione, sulle funzioni di ogni apparato che si influenzano una con l’altra.

la medicina occidentale è il microscopio, il particolare
la medicina cinese è la visione di insieme
se dovessi scegliere? Non potrei.

 

La domanda: quale è la causa della malattia?

“Ci sono molte risposte, alcune di queste sono corrette e spesso complementari alle altre.
Un medico formato alla biomedicina occidentale potrebbe cercare le cause in un infezione da virus o batteri, mentre un esperto in omeopatia potrebbe pensare a un miasma ereditario, e un buddista potrebbe pensare ad una lezione non ancora imparata
un dottore in medicina cinese pone attenzione a ciascuna di queste valide cause di malattia e considera quale in quel dato momento è più importante”

Julian Scott

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Comincio oggi a scrivere della mia esperienza, delle mie piccole e grandi scoperte, delle mie riflessioni.
Delle mie domande e dei miei dubbi.

Non credo nelle certezze assolute, mi spaventano.
Non esistono nella fisica.
Perchè mai nella biologia o nella medicina???
Infatti la medicina un tempo si definiva “arte”.

Sono un essere umano ancor prima di un medico. E come tale sono meravigliosamente complesso, integrazione di mille variabili, di mille aspetti unici.
Ogni giorno scopro nuovi aspetti da considerare, nuove riflessioni, mediche ed umane.

Provo a condividere, sperando di non essere tediosa.