AGOPUNTURA BAMBINA

agopuntura semplice
agopuntura bambina,
semplice
agopuntura senza aghi
perchè è importante la scelta del punto

agopuntura bambina

Mi ricordo ancora il primo giorno dopo la laurea
e il primo giorno dopo il diploma di specialità o dopo il diploma di agopuntura,
quel giorno è solo l’inizio, da quel giorno ci si incammina per una strada che è continuo apprendimento, un continuo scambio di crescita e ascolto dei pazienti, dei colleghi.

Agopuntura bambina perchè tanto ancora mi insegneranno sopratutto i bimbi
Quando arrivano nel mio studio cerco di ascoltare, di farmi più piccina possibile, è l’intelligenza del loro corpo ancora non forzato dai doveri degli adulti, sono loro che mi guidano e mi insegnano come aiutarli.

Ogni risposta del corpo è intelligente e adeguata allo stimolo che l’ha provocata
Lo stesso dolore ha la grande funzione di essere un campanello di allarme, ci dice che qualcosa non va, dobbiamo correre ai ripari.

Privilegio la dimensione bambina, perchè è per loro che a 44 anni ho ricominciato ex novo il mio modo di essere medico.

ASCOLTARE

E nei bambini?

la coccinella, “ogni tanto il buon dio deve farsi piccino, piccino, altrimenti come fa a sapere come vivono le coccinelle?”

quello che i libri non mi hanno insegnato:

Che il bambino è una persona, con intelligenza, cuore, orgoglio, sentimenti più intensi di quelli di un adulto. E per questo è importante che siano loro gli interlocutori principali, è importante che siano loro per primi a capire cosa succede, cosa si vuole fare.

La cosa importante è non tradire la loro fiducia, non ingannarli, ma spiegare le cose in maniera che possano capire, con un linguaggio a loro comprensibile e in maniera semplice e diretta.

Alle volte è importante mettersi letteralmente al loro livello, accucciarsi o sedersi per terra insieme a loro.

Che il bambino non ha barriere, la sua mamma è il suo scudo e il suo filtro con il mondo, con lei forma un piccolo mondo a parte, un mondo a due. Qualsiasi cosa capiti a uno dei due si ripercuote immediatamente all’altro e perciò aiutando uno dei due, si aiuta anche l’altro.

Che essere troppo indulgenti o troppo duri o troppo qualcosa ferisce e turba e crea paura

Che bisogna lasciare spazio anche alla loro espressione, all’espressione delle domande, dei desideri e dei sentimenti.
Devono aver la possibilità di replicare

I bambini “sanno” che ci sono comportamenti non consentiti, il primo dei quali è l’espressione della rabbia, l’espressione dell’essere arrabbiati con qualcuno o con il mondo intero, alle volte arrabbiati anche solo perchè non si capisce cosa succede.
Compito importante dell’adulto non è sopprimere l’espressione, ma guidarla in maniera che non sia dannosa o distruttiva

Che la maggior parte delle volte il problema è riuscirli ad ascoltarli senza i filtri che usiamo per interpretare il mondo, quegli stessi filtri che negli adulti spesso sono la causa dei loro disturbi e malattie
Il loro sentire non è mediato dai filtri dell’esperienza , tutto è nuovo e totalmente coinvolgente.

Totalmente vuol dire che ogni emozione viene condivisa, vissuta anche dal corpo

Il controllo dell’espressione sarà quello che li farà entrare nel mondo dei grandi

dove trovarmi

vivo e lavoro a Padova

il mio studio è in zona Mortise,
in via Sedea 7 – Padova

per contattarmi

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Comincio oggi a scrivere della mia esperienza, delle mie piccole e grandi scoperte, delle mie riflessioni.
Delle mie domande e dei miei dubbi.

Non credo nelle certezze assolute, mi spaventano.
Non esistono nella fisica.
Perchè mai nella biologia o nella medicina???
Infatti la medicina un tempo si definiva “arte”.

Sono un essere umano ancor prima di un medico. E come tale sono meravigliosamente complesso, integrazione di mille variabili, di mille aspetti unici.
Ogni giorno scopro nuovi aspetti da considerare, nuove riflessioni, mediche ed umane.

Provo a condividere, sperando di non essere tediosa.